Cosa serve per allevare vermi della farine per le galline? Le larve di Tenebrio Molitor o “camole” possono essere un ottimo nutrimento per il pollaio? Come far crescere bene le tarme della farina? Tecniche e consigli per chi ama le galline e vuole trattarle al meglio, da vere regine.
In questo articoli dedicato all’allevamento di vermi per l’alimentazione delle galline scoprirai tutto quello che serve per ottenere in maniera fai da te e avere ssempre a disposizione un apporto nutritivo di proteine di altissima qualità.
Anche se i vermi della farina non sono indispensabili per le galline dobbiamo dire che sono uno dei regali più apprezzati che potremmo fare per rendere felice il nostro pollaio.
Il bello è che questo tipo di verme è molto facile da allevare e, una volta iniziato il processo, non richiedono alcuna cura risultando ottimi alimenti per variare la dieta delle galline.
Una volta che la produzione è avviata avremo la possibilità di fornire quotidianamente qualche manciata di vermicelli freschi.
Perché allevare vermi della farina in maniera fai da te?
Ci sono numerosi benefici per cui preferire un allevamento fai da te:
- Riserva sempre fresca di cibo per le galline;
- Ricco apporto nutritivo di proteine sempre a disposizione del pollaio;
- Allevare i propri vermi consente un bel risparmio di soldi rispetto a dover ricorrere al loro acquisto periodico;
- Le galline preferiscono nutrirsi di succosi vermi freschi rispetto a quelli secchi meno piacevoli da sgranocchiare;
- E’ un allevamento facile, economico e gratificante per la produzione raggiungibile;
- I vermi prodotti in maniera fai da te sono sani e salutari, cresciuti e nutriti da noi e senza il ricorso a sconosciute sostanze chimiche o di sintesi che potrebbero danneggiare la salute delle nostre galline e dei loro prodotti;
- Validissima alternativa ai vermi congelati che si trovano sul mercato per l’alimentazione degli uccelli. La nostra produzione è a km0 e senza sorprese!;
- Se ci piacciono gli uccellini liberi e vogliamo dare loro un aiuto durante l’inverno quando c’è carenza di cibo;
- Le larve dei vermi della farina vengono impiegati anche come esce per la pesca sportiva e come alimentazione per diversi animali da terrario
- AMPIO POLLAIO: Il pollaio da giardino si collega a un ampio recinto aperto che permette ai pennuti di avere molto spazio senza timore dei predatori.
- COMPACT FOOTPRINT: Il design compatto e poco ingombrante del pollaio in legno si adatta facilmente a uno spazio ridotto. Questa gabbia per polli rende possibile possedere dei polli senza sacrificare molto spazio!
- DESIGN PRATICO: Questo pollaio per galline è dotato di una cassetta di nidificazione con parte superiore incernierata per le uova, 2 posatoi interni, una rampa per un rapido accesso interno e finestre schermate per la ventilazione.
- FACILE ACCESSO: Grazie al tetto che si apre all'interno per una facile pulizia e manutenzione, prendersi cura dei tuoi animali non è mai stato così semplice.
- DIMENSIONI: Dimensioni generali: 210L x 90P x 130A cm, è richiesto un montaggio semplice. NOTA: Questo articolo è spedito in confezioni separate, quindi i tempi di consegna di ogni confezione possono variare. Numero di confezioni: 2
Tenebrio molitor, ovvero il Tenebrione mugnaio
“Tenebrio molitor” è il nome scientifico del “verme della farina”, il maggiore tra i coleotteri infestanti delle derrate alimentari. Abita gli ambienti poco illuminati e meno puliti, in particolar modo quelli dove transitano o vengono stoccati prodotti a base di cereali (da qui il nome “mugnaio”). Purtroppo questi insetti possono abitare anche all’interno delle nostre case e lo stadio che più facilmente riconosciamo è quello di farfallina bianca. In realtà il ciclo biologico di questo insetto parte dalle uova per passare dallo stadio di larva, pupa e coleottero.
Le “camole della farina” (uno dei tanti altri nomi con cui è conosciuto il verme della farina) sono però un ottimo alimento per numerosi animali tra cui, giustamente, le galline.
Lo stadio più apprezzato come cibo è quello di verme (coleottero allo stadio larvale) e lo si può acquistare.
Tuttavia, come vedremo, conviene sicuramente allevarli se prevediamo di farne un certo utilizzo.
Dove trovo le camole per allevarle in casa?
Le camole della farina utili per avviare la nostra produzione si possono reperire facilmente nei negozi di animali o in quelli di pesca sportiva perché sono impiegati anche come esca.
Dove allevare i vermi della farina? Contenitore, misure e spazio
Prima di iniziare dobbiamo procurarci uno o più contenitori adeguati per i nostri scopi.
A tal riguardo la scelta migliore ricade su alti contenitori in vetro come potrebbero essere gli acquari da 40 litri o terrari di dimensioni equivalenti.
Il principale vantaggio è dato dalle pareti trasparenti che permettono di tenere sott’occhio sempre e in maniera veloce lo sviluppo dell’interno senza dover perdere tempo ad ispezionare il contenuto di volta in volta.
Questo è utile non solo per osservare lo stato di salute e l’andamento del numero dei vermi, ma anche per visionare la situazione del substrato. Inoltre le alte pareti in vetro sono perfette per impedire ogni possibilità di fuga dei vermi che non avranno modo di lasciare la loro casa.
Assolutamente da non scegliere sono i contenitori in legno, materiale che può essere mangiato dai vermi della farina.
Le alte pareti in vetro consentono di non dover ricorrere ad alcun coperchio di chisura sommitale e questo è un altro aspetto molto interessante da tener presente perché è essenziale non limitare mai il naturale ricircolo d’aria in modo particolare se l’ambiente in cui teniamo i vermi appare umido.
Tuttavia, se poniamo il contenitore in un ambiente di casa non abitato quale può essere l’autorimessa o la cantina, potresti valutare di proteggere il prezioso contenuto dal rischio di essere predato da altri animali (ad esempio topi, lucertole e gechi che vanno ghiotti di vermi).
Una buona idea di chiusura potrebbe pertanto essere realizzata realizzando in maniera fai da te un coperchio costituito da telaio perimetrale in legno e da una retina metallica a maglia fine (come quella di una zanzariera).
La rete lascia così passare liberamente l’aria impedendo invece l’accesso ai predatori e ai piccoli insetti che volessero intrufolarsi abusivamente.
Bisogna dire che, se non temiamo particolari minacce, possiamo lasciare il contenitore completamente scoperto senza coperchio.
Maggiore è la ventilazione e meglio è.
Infatti non c’è alcun rischio che la camole possano scappare e uscire dal loro contenitore se è in vetro o in plastica. Se poi le pareti sono abbastanza alte, siamo sempre al sicuro. Non usciranno ne’ le larve, ne’ le pupe.
I coleotteri sono dotati di ali ma non le utilizzano mai.
Il vero pericolo semmai è dato, come detto, da possibili predatori “golosi” che potrebbero portar via i nostri regalini destinati alle galline.
In alternativa al terrario è possibile impiegare anche un contenitore o una vasca in plastica.
In questo caso è più difficile trovare un modello che goda di sufficiente trasparenza e quindi potrebbe risultare non sempre pratico nell’utilizzo di tutti i giorni.
L’acquario e il terrario vanno bene anche perché hanno un’adeguata profondità che ci facilita nella gestione del lavoro.
- Pollaio da Giardino per allevamento galline ovaiole
Allevare i vermi della farina non produce odori o puzza
C’è qualcuno che alleva le tarme delle farina e che si lamenta di sentire una puzza. Attenzione: in questi casi il probelma è dato dalla presenza di un coperchio che causa l’aumento dell’umidità interna del recipiente promuovendo lo sviluppo di batteri e funghi.
Se temiamo gli odori non dobbiamo preoccuparci perché non puzzano, se lasciamo arieggiato il contenitore.
Avvicinando il naso al substrato possiamo solo eventualmente sentire un naturale odore di terra.
Quante galline riesco a nutrire con un allevamento di vermi?
Dipende un po’ dai quantitativi che vogliamo fornire al nostro pollaio.
Inoltre le galline dovranno essere allevate anche con altri alimenti per poter coprire le diverse esigenze di alimentazione.
Considera comunue che con un contenitore con volume di 40 litri dovresti essere capace di servire una decina di galline massimo.
Un contenitore di questo volume risulta del giusto ingombro anche per poter in futuro pensare di ampliare o suddividere la produzione.
Substrato con cui realizzare il fondo del terrario
Per rendere il contenitore ospitale ad accogliere al meglio i vermi andiamo a distribuire sul fondo un substrato composto da circa 8 cm di farinacei (vano bene tutti i tipi di granaglie che abbiano amido). Alcuni di questi li abbiamo già in caso, mentre altri si possono trovare facilmente nei negozi di animali che vendono cibo sfuso oppure nei centri o consorzi che trattano mangimi.
Manutenzione del substrato
Nel momento in cui, con il passare del tempo, dovessimo notare il consumo del substrato e l’abbassamento del suo livello possiamo semplicemente rabboccare a livello con l’aggiunta di nuovi farinacei.
Non serve fare un ricambio totale del materiale già presente.
Eventualmente rigiriamo il substrato così da portare in superficie gli elementi più datati e controllare l’andamento del fondo.
Se possibile, riduciamo il substrato in polvereo comunque sminuzzato in piccoli pezzetti prima di introdurlo nell’allevamento. A suo tempo il prelievo dei vermi ci sarà più facile.
Eliminiamo solo la materia secca vegetale che può accomularsi.
Preparazione precedente alla somministrazione
In questi ultimi casi descritti, ovvero l’acquisto all’ingrosso, conviene non rifornire direttamente le camole ma di trattare il cibo per eliminare possibili parassiti che potrebbero essersi annidati all’interno.
Per fare questo la migliore prassi è quella di congelare il prodotto per un paio di settimane. In alternativa si va a riscaldarlo a 130 gradi per 15 minuti prima di aggiungerlo all’allevamento (una volta raffreddato).
Alimenti per camole – tarme della farina
Mentre in natura il verme della farina predilige il legno marcescente, negli ambienti dove è presente l’uomo preferisce i cereali soprattutto se scaduti, qui prende il suo nome.
Qui di seguito un elenco di cibi validi per il substrato per l’allevamento delle larve della farina:
- farinacei
- crusca di frumento (è venduta come mangime per il bestiame ma va bene anche quella venduta per alimentazione umana)
- farina di avena (si trova anche dal supermercato)
- farina di mais (granoturco)
- pangrattato
- pane secco
- purè in fiocchi
- cereali di ogni tipologia
- mangime per polli (di quello non addizionato con terra diatomacea)
Integrazione alimentare
Abbiamo stabilito come deve essere il substrato costituente il fondo della vasca. Ora parliamo di cosa possiamo aggiungere per favorire crescita e sviluppo di una colonia perfetta di vermi della farina per galline.
Le camole amano nutrirsi di qualsiasi elemento vegetale pertanto possiamo dare loro sia gli rifiuti organici che produciamo in casa come i prodotti vegetali più diffusi: bucce di mela e scarti di frutta, patate, carote, ceppi di sedano e ogni altro tipo di ortaggio.
Tutte le verdure vanno bene. Può essere che ce ne siano solo alcune per cui i vermi vanno meno matti come ad esempio le melanzane.
Limitiamo l’inserimento di alimenti con grandi quantità d’acqua come l’anguria e la zucca. In questi asi è preeribile somministrare piccoli pezzetti alla volta per evitare un incremento eccessivo di umidità.
Se desideri variare ulteriormente l’alimentazione dei vermi, puoi aggiungere del mangime per insetti, oppure ossa tritate.
Potrebbe avere un senso aggiungere ogni tanto anche qualche pezzetto di carne ma stando attenti che non marcisca.
Quanto spesso nutrire le tarme della farina? Frequenza
Il bello di allevare questo tipo di verme è quello che possiamo nutrirli ogni volta che desideriamo e che maggiore sarà la frequenza e la quantità di cibo somministrato e maggiore sarà l’accrescimento della colonia che si andrà a moltiplicare con una certa facilità.
La presenza di frutta e verdura è molto importante perchè è alla base di un ottimo apporto nutritivo.
Più la dieta è varia e migliore sarà la carne dei vermi per il consumo da parte delle galline.
Stiamo attenti a limitare il più possibile il livello di umidità all’interno.
Evitiamo quindi di scolare liquidi all’interno del contenitore e stiamo a attenti a non aggiungere acqua andando magari a scuotere gli ortaggi prima del loro inserimento. Tutto questo serve per mantenere asciutta la crusca del substrato.
- Dimensioni con cassetta nido: 150 cm (W) x 100 cm (D) x 96 cm (H)
- Vassoio estraibile in metallo zincato per una pulizia facile. Adatto per 6 a 8 uccelli a seconda delle dimensioni.
- Realizzato in legno trattato rispettoso degli animali, destinata a durare per anni. Completamente a prova di volpe.
- Viene consegnata in imballaggio piatto, richiede assemblaggio.
- Piedi del pollaio coperti dall' rot regolabile Cappuccio in plastica.
Un piccolo segreto per un grande successo
La quasi totalità dei fallimenti dei tentativi di moltiplicare i vermi della farina sono dovuti ad un semplice e chiaro parametro: l’eccesso di umidità!
Scrivilo sui muri, continualo a ripere come un mantra, fa’ quello che vuoi… l’importante è che tieni costantemente a mente questo aspetto: limita al massima l’umidità. Perché? L’umidità è la causa dello sviluppo di funghi e acari.
Limitiamo quindi l’umidità a solo quella contenuta naturalmente dei vegetali che somministriamo.
Altro aspetto da considerare è evitare la marcescenza degli alimenti aggiunti.
Per questo motivo è buona idea estrarre quelli andati a male e sostituirli con altri sani.
Temperatura e condizioni climatiche ottimali
La situazione ideale per far prosperare la colonia di vermi è quella ottenuta proteggendoli dall’esposizione diretta al sole. Mettiamoli così in zona ombreggiata per impedire l’irraggiamento solare e l’azione della pioggia. Entrambe le condizioni provocano la moria delle tarme.
In compenso dovremmo cercare di tenerli al caldo perché le temperature alte facilitano la molteplicazione.
Per lo stesso motivo teniamo al riparo tra le pareti interne di casa il terrario durante l’inverno in quanto le temperature rigide possono comportare il decesso degli animali e il loro congelamento.
Indicazioni temperature ideali
- 0 – 3 °C = pericolo serio di congelamento e moria
- < 17 °C = le temperature fredde rallentano lo sviluppo
- 18 – 19 °C = va bene
- 25 – 26 °C = migliori performance di sviluppo;
- 27 – 37 °C = crescita più veloce
- > 50 °C = temperatura sconsigliata (attenzione che per arrivare a questa temperatura non occorre per forza che fuori sia esageratamente caldo. L’allevamento ci può arrivare se esposto al sole per via dell’effetto serra!).
Se temiamo di non riuscire a mantenere una temperatura abbastanza alta potremmo posizionare il contenitore sopra ad uno di quei tappetini riscaldanti che vengono utilizzati per riscaldare le vasche per i rettili. Oppure si può tenere vicina una stufetta elettrica.
Evitare il surriscaldamento solare o da lampada
Ciò che del sole danneggia le larve della farina è il surriscaldamento che potrebbe comportare esporle ai raggi per un periodo prolungato.
Ancora di più considerando che il contenitore potrebbe funzionare da serra (anche se privo di coperchio) innalzando esageratamente la temperatura.
Per lo stesso motivo la luce artificiale di una lampada deve essere controllata per non risultare letale.
Una buona idea può essere quella di fornire alcuni ripari all’interno del terrariocosì che i vermi vi si possano rifugiare per allontanarsi dalle zone calde.
In questo caso possiamo utilizzare davvero di tutto: cartoni delle uova, tubi di cartone dei rotoli di carta igienica, carta da giornale o scatole in cartone…
Con quante larve di Tenebrio Molitor partire?
Diciamo che, soprattutto all’inizio, per velocizzare lo sviluppo all’avvio della colonia è preferibile aggiungere più vermi possibile.
In linea di massima possiamo seguire questo rapporto: ogni 40 litri di volume inseriamo almeno 1.000 tarme della farina.
Quando sono pronti i vermi della farina per le galline?
Prima di somministrare i vermi alle galline aspetta che siano trascorsi almeno 2 mesi dall’avvio della colonia in modo che si siano potuti accrescere adeguatamente.
L’ideale sarebbe attendere lo sviluppo della seconda generazione di vermi prima di iniziare a darli alle galline. Questo per poter avviare bene l’allevamento dando continuità di produzione.
Scegli di nutrire le galline con solo i vermi (ovvero le larve) lasciando stare le pupe e i coleotteri che sono da sfruttare per la riproduzione.
Il verme adulto lo si riconosce dalla colorazione assunta che tende tra il marrone scuro e il nero con anelli che lo dividono visivamente in segmenti e dalle dimensioni (lunghezza da 12 a 20 mm e larghezza da 4,5 a 6 mm).
Lo stadio precedente è quello di larva (inizialmente di colore biancastro per poi virare con il passare delle settimane al giallo ruggine).
Pupe e coleotteri si possono dare come alimento ma, arrivati a questo stadio, hanno valore maggiore da utilizzare come riproduttori anzichè eliminarli. Di fatto si “sono investite” più risorse e tempo per ottenere un coleottero rispetto ad un semplice verme.
Una femmina di verme della farina può deporre nella sua vita dalle 300 alle 600 uova (circa 30 – 40 ogni giorno) che si schiudono dopo 10 – 14 giorni.
Gli animali morti si possono tranquillamente lasciare all’interno del contenitore perché fungeranno loro stessi da alimentazione per le successive generazioni.
Stadi sviluppo e divisione
La crescita delle larve passa attraverso alcune fasi. Le principali sono: larva, pupa e coleottero. Se si è interessati ad osservare il passaggio tra i diversi stadi di sviluppo potrebbero essere interessante separare i diversi elementi per osservare l’evoluzione, altrimenti non è affatto necessario.
Sebbene la separazione degli stadi sia praticata da alcuni allevatori per favorire la crescita dei diversi individui, si può benissimo bypassare perché i vermi della farina sono in grado di convivere benissimo tra loro in qualsiasi momento della loro vita. Ci risparmiamo pure del lavoro aggiuntivo.
Nota di colore: non dobbiamo temere neppure fenomeni di cannibalismo perché sono molto rari.
Quanto tempo richiede il passaggio da verme a pupa?
Il passaggio tra uno stadio e il successivo dipende da diversi aspetti tra cui la temperatura e l’umidità.
In linea di massima, ipotizzando di partire con vermi grossi mantenuti ad una temperatura media superiore a 20 °C dovremmo attenderci la trasformazione in pupa entro il primo mese.
Se prendiamo un paio di cucchiaiate di substrato e lo stendiamo su una superficie dovremmo riuscire a vedere delle larve piccolissime.
- COSTRUZIONE DUREVOLE: Realizzato in legno resistente e duraturo.
- DESIGN SPAZIOSO: Include una zona abitativa, uno spazio di nidificazione e un'ampia corsa.
- ACCESSO FACILE: Corsa e zona abitativa accessibili tramite porte. Le galline possono spostarsi tra le varie zone tramite una rampa.
- FACILE DA PULIRE: Vassoio estraibile per una facile pulizia.
- Dimensione complessiva: 200x80x105cm, Dimensione zona abitativa: 106x80x105cm, Dimensioni nido: 90,3x67,3x46,7 cm, È richiesto un assemblaggio semplice.
Come raccogliere le camole in maniera veloce
La raccolta delle camole può avvenire approfittando del momento in cui si aggiunge il loro nutrimento.
Il metodo più comodo per farlo è tagliare a metà un ortaggio (ad esempio una patata) e inserirlo nel terrario appoggiandolo al substrato sul lato tagliato. Aspetta una decina di minuti affinché il cibo venga riconosciuto e “aggredito”. Le camole vi si attaccheranno in breve tempo e a noi basterà sollevare il pezzo di cibo e scuoterle in un altro contenitore.
Si possono comunque prendere senza prolemi anche con le mani perché sono innocue.
Al momento dell’estrazione dei vermi che desideriamo non c’è il rischio di estrarre pure le uova dal momento che non si attaccano alle superfici.
Le eventuali uova estratte non comportano particolari perdite per il nostro allevamento.
Metodo alternativo efficace per gli schizzinosi
Se non desideriamo maneggiare le larve dei vermi della farina senza doverli prendere in mano (anche se sono del tutto innocui), possiamo utilizzare un cucchiaio con forellini o un colino con il quale pescare. Lasciamo scorrere via il substrato setacciandolo e andiamo a versare i vermi in un sacchetto a zip per metterli nel congelatore.
Non occorrere pulire perfettamente i vermetti perché i possibili granelli di substrato rimasti attaccati non fanno male ai polli.
Controllare lo sviluppo della colonia di vermi
Chi è agli inizi si preoccupa di conoscere in quale modo controllare un accrescimento eccessivo della colonia se dovesse riprodursi in maniera esagerata.
Il primo suggerimento per il “controllo” è quello di aumentare le razioni di vermi da dare alle galline.
Il secondo riguarda l’alimentazione dei vermi: diminuire le verdure per il loro nutrimento.
Il terzo riguarda la temperatura: una bassa temperatura rallenta il ciclo biologico dei vermi.
In realtà, per quante galline abbiamo, desidereremo avere sempre più vermi rispetto a quelli a disposizione perché risultano molto apprezzati dal pollaio. Quindi non dobbiamo preoccuparci di questo aspetto.
Produzione estiva e produzione invernale di vermi
Abbiamo già detto il ruolo che gioca la temperatura nell’incrementare il tasso di moltiplicazione (quando è alta) o di abbatterlo con il freddo.
Per questo motivo osserveremo con una certa facilità la facile riproduzione in estate e il calo naturale in inverno.
Se desideriamo preservare un certo quantitativo anche nella stagione più fredda possiamo prelevare la sovrabbondanza estiva di larve, andare ad immergerli in crusca di frumento per poi conservarli nel congelatore e poterli utilizzare all’occorrenza.
Naturalmente quando li vorremo impiegare, prima di somministrarli alle galline, dovremo portare alla temperatura ambiente.
Durata di una colonia di vermi della farina
Seguendo le semplici indicazioni riportate in questa guida che abbiamo dedicato a “Come allevare vermi della farina per galline” sei perfettamente in grado di crescere e far proliferare con successo le larve della farina con lo scopo di nutrire in maniera ricca il tuo pollaio.
Potenzialemente non c’è una scadenza oltre la quale dovresti dover resettare l’allevametno per ripartire. C’è chi possiede il proprio allevamento da decenni funzionante e bello produttivo!
Formiche tra i vermi della farina. Come eliminarle?
Se un giorno dovessimo notare la presenza di formiche libere di girovagare tra le camole dovremo eliminarle quanto prima evitando di ricorrere agli insetticidi che andrebbero ad avvelenare anche i nostri vermetti.
E’ importante trovare una soluzione quanto prima perché le formiche possono assaltare il nostro allevamento con due intenzioni: nutrirsi del substrato e delle verdure che introduciamo oppure mirare accuratamente alla riserva di carne facile facile da predare che è costituita da larve, pupe e coleotteri.
Il lato positivo della questione è che il problema formiche si può risolvere. Tante volte basta non rendere accessibile per qualche giorno l’allevamento o spostarlo in un altro posto per distoglierle.
Ci sono alcuni interventi pratici che possiamo mettere in atto:
- Cospargere borotalco in polvere sul pavimento tutto attorno alla vasca delle larve;
- Posizionare il contenitore dell’allevamento all’interno di un sottovaso riempito d’acqua che è una barriera non facilmente superabile dalle formiche;
- Passare una ditata di vaselina sulle pareti esterne del contenitore per tutto il perimetro;
Come si danno i vermi della farina alle galline?
Piuttosto facile: basta aggiungerl tranquillamente al mangime dei polli.
Possiamo anche dargliene come premio una manciata ogni tanto in libero campo mettendoli in vista.
Quante proteine forniscono le camole?
Il contenuto proteico delle larve vive dei vermi della farina variano dal 20 al 30%. E’ un apporto nutrizionale molto interessante che consente di ridurrre il consumo del pellet.
Posso alimentare i pulcini con le camole?
Certo! Le tarme della farina sono ottime anche per crescere pulcini sani e felici. Sono un valido integratore da aggiungere alla usuale dieta con mangime. Essendo i pulcini piccoli, possono avere problemi a ingerire bocconi grossi, pertanto nel loro caso è preferibile se allunghiamo loro solo i vermetti di dimensioni più contenute.
Attenzioni
Può accadere che l’esposizione prolungata alle farine possano portare a sviluppare in alcuni individui qualche forma di intolleranza respiratoria (ricordiamo l'”asma del panificatore” che può interessare chi, restando a contatto prolungato con i farinacei, respira quotidianamente molte particelle di sostanza).
Per questo motivo l’unica vera attenzione che puoi seguire è quella di indossare una mascherina qualora prevedessi di smuovere grandi quantità di materiale. Con una semplice mascherina non avrai mai problemi.