Perché il gallo è aggressivo? Come ha fatto un morbido batuffolo di pulcino a trasformarsi in un gallo che attacca con unghie e beccate noi proprietari, i bambini, gli altri galli e talvolta pure le galline del suo stesso pollaio? Cosa si può fare?
In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le domande che riguardano l’aggressività dei galli provando a presentare le migliori soluzioni e consigli per risolvere la conflittualità causata da galli combattivi.
➡️ Perchè il gallo è diventato improvvisamente aggressivo?
Uno dei cambiamenti che più sorprende chi ha aggiunto un gallo all’interno del pollaio è la trasformazione che avviene sotto i propri occhi e che muta in poco tempo un pulcino in un rissoso animale da cortile. La risposta è semplice e articolata allo stesso tempo: gli ormoni!
Durante il periodo della sua infanzia, un gallo non si discosta molto dal comportamento ordinario delle galline. Appare tranquillo, pacato e rispettoso.
Ma tutto questo è destinato a sparire in un batter di ciglia con l’arrivo della pubertà (attorno ai 4 – 5 mesi di età).
E’ così che il piccolo pollo indifeso cerca di farsi riconoscere leader del proprio pollaio e difficilmente scenderà a compromessi sia con i suoi simili che con noi umani.
La sua missione: proteggere il suo stormo di galline fino all’estremo sacrificio, se occorresse.
➡️ Quando diventa difficile da gestire un gallo? Età e maturità
Un gallo diventa adulto in un periodo variabile che ruota attorno al nono e dodicesimo mese di età. Difficile essere più precisi perché questo momento può dipendere da numerosi aspetti tra cui razza, competizione con altri galli, fattori ambientali e tempistica della natura.
Ci accorgiamo che qualcosa è cambiato quando cominciamo a sentire cantare il gallo. E’ il suo modo per affermare autorità e dominio. L’aggressività è solo un’altra forma di dimostrazione.
Altrattanto improvvisamente la nostra figura, da amato padrone portatore di cibo e dispensatore di cure, diventa ai suoi occhi un predatore da scacciare con tutte le forze. Tuttalpiù, nei casi fortunati, potremmo essere considerati suoi sudditi al pari delle altre galline.
Effettivamente, se ci pensiamo, le nostre stesse azioni sono prova della nostra “pericolosità” dato che quotidianamente saccheggiamo le uova del pollaio che, agli occhi del gallo, sono la sua potenziale prole.
➡️ Comprendere le motivazioni del gallo arrabbiato
Giudicare il comportamento di un gallo cattivo è la prima cosa che viene in mente di fare in quanto ci sembra un atteggiamento esagerato, arrogante e pure ingrato dal momento che la vita del pollaio e del gallo stesso dipende da noi.
Il gallo però non ci odia ma semplicemente svolge il suo lavoro che è quello di difendere la propria famiglia…
I galli sono tante volte l’estrema ed ultima difesa che un pollaio può schierare in caso di invasione da parte di un predatore. Per questo motivo un gallo fedele ai suoi doveri può rivelarsi essenziale in diverse occasioni fino ad arrivare all’estremo sacrificio.
Può poi succedere che, essendo il gallo l’accanito avversario che si frappone fra il predatore e le indifese galline, sia lui più probabilmente ad essere mangiato rispetto ad un altro componente del pollaio.
➡️ Lo scopo dei Metodi per prevenire o ridurre l’aggressività dei galli
In questo articolo vedremo una serie di suggerimenti e consigli pratici che possono risultare ottimi per ridurre o risolvere gli episodi di attacco da parte del gallo.
L’obiettivo è quello di indurre il gallo a considerarci superiori nella scala gerarchica del pollaio e, di conseguenza, a rispettarci.
➡️ Tutti i galli sono aggressivi? Esistono razze tranquille?
L’aggressività non è un tratto comportamentale comune a tutti i galli ma dipende dagli ormoni e quindi è difficilmente prevedibile con anticipo guardando solo l’atteggiamento di un pollo ancora giovane.
Quindi il carattere del gallo adulto è un po’ una sorpresa.
Ci sono razze più docili come ad esempio la Moroseta che è nota per il carattere amichevole e la facilità con cui si può addomesticare da parte del padrone. Il temperamento mansueto delle galline Moroseta rende questa razza ornamentale adatta anche ai bambini.
La Sussex inglese è un’altra razza nota per la tranquillità degli elemplari e per la produzione delle galline ovaiole.
Altre razze gestibili sono i Brahma, gli Olandesi e l’Australorp.
Come detto tanto dipende pure dal carattere dei singoli individui e dagli ormoni.
Viceversa esistono razze inclini all’aggressione prime tra tutte quelle, guarda un po’, tradizionali “da combattimento”. Razze attaccabrighe sono anche l’Aseel, Malay e Leghorn.
Alcuni galli si possono contraddistinguere per cattiveria e violenza verso chiunque vedano come attentatore al loro dominio o possibile predatore.
Altri invece si dimostrano premurosi verso le galline preoccupandosi di reperire per loro i migliori bocconi con cui nutrirsi, dando l’allarme in caso di pericolo, sorvegliando lo stormo mentre i componenti fanno il bagno di sabbia, cercando i migliori posti per il pascolo o i più confortevoli a seconda della stagione.
I galli gentiluomini non solo svolgono il ruolo ruolo di leader in maniera egregia, ma si comportano in maniera corretta anche verso i padroni visti come dispensatori di cibo sempre benvenuti.
➡️ Come capire quando un gallo vuole attaccare?
I segni a cui prestare attenzione
Quando il gallo sente minacciata l’incolumità del suo pollaio comincia con le sue azioni ad avvisare l’intruso che non è benvenuto per poi prepararsi alla lotta senza quartiere.
Un gallo è aggressivo non solo in risposta a quelle che ritiene essere minacce di predatori, ma anche per difendere sue galline dai rivali che desiderano accoppiarsi limitando le sue possibilità di trasmissione genica ai discendenti.
Tenendo conto anche di questa seconda motivazione, puoi immaginare come l’aggressività nei galli cresca maggiormente nel periodo dell’anno più legato alla riproduzione ovvero nelle stagioni della primavera e dell’estate.
Ci sono alcuni segni di preavviso a cui prestare attenzione e che ci dovrebbero far scattare l’allarme per sapere come reagire:
- Penne del collo sollevate
Questa è un tecnica per sembrare più grosso e minaccioso agli occhi del nemico.
Inoltre, nel caso di altri galli rivali o di predatori, il collo così otticamente ingrandito offre un finto bersaglio da colpire facendo andare a vuoto gli attacchi rivolti ad una delle parti più vitali di una gallina come è il collo. - Sbattere le ali
Anche l’aprire e chiudere le ali repentinamente è un modo per apparire più grande e maggiormente pericoloso (l’apertura alare di una gallina è di almeno 70 cm).
Lo sbattere agitato fa anche rumore e smuove l’aria tutt’attorno.
Altro segno di aggressività è quello legato alla posizione delle punte delle ali, rivolte verso terra. - Sguardo di sfida, scuotimento il capo e ondeggiamento del corpo
Come ulteriore segno di minaccia il gallo non esita a suotere la testa da entrambi i lati continuando senza togliere lo sguardo di dosso dal nemico. - Battere le zampe
E’ il segnale che precede di poco l’attacco fisico perché saranno le zampe le prime a raggiungerci per colpire. In tutte le fasi di minaccia il gallo mantiene le zampe larghe e distanziate per essere pronte all’azione. - Aggressione bella e buona
Parte infine l’attacco con le zampe. L’obiettivo è quello di farci provare l’azione degli speroni di cui sono dotate le sue zampe. Gli speroni non sono da sottovalutare perché possono infliggere belle ferite.
- Dimensioni con cassetta nido: 150 cm (W) x 100 cm (D) x 96 cm (H)
- Vassoio estraibile in metallo zincato per una pulizia facile. Adatto per 6 a 8 uccelli a seconda delle dimensioni.
- Realizzato in legno trattato rispettoso degli animali, destinata a durare per anni. Completamente a prova di volpe.
- Viene consegnata in imballaggio piatto, richiede assemblaggio.
- Piedi del pollaio coperti dall' rot regolabile Cappuccio in plastica.
➡️ Come attacca il gallo. Tecniche e strumenti
Nella fase di attacco il gallo combina tutti i mezzi di offesa che ha a disposizione, pertanto andrà di beccate, unghiate e speronate. Gli speroni, in particolare, si rivelano attrezzi particolarmente pericolosi che ci possono ferire facilmente.
I galli, come anche altri animali da cortile come i tacchini, non disdegnano di attaccare alle spalle quando non siamo in grado di difenderci opportunamente o di contrattaccare.
L’attacco alle spalle è fastidioso perchè non sappiamo se e quando avviene oltre al fatto che è portato in maniera silenziosa e senza prevvisi.
➡️ Come comportarsi con un gallo aggressivo? Cosa fare e cosa evitare
Nonostante qualcuno lo suggerisca, non è certo la cosa migliore rispondere ad un gallo aggressivo con l’aggressione a suo danno. Anche se pensiamo che se lo possa in qualche modo meritare, non è mai la scelta corretta quella che prevedere di ricorrere alla violenza per far capire chi è il padrone.
E’ anche vero che, in casi estremi, viene consigliato di risolvere la questione in maniera definitiva optando una volta per tutte per la pentola.
Ci sono poi altre strade da considerare. Alcune più sensate, altre meno.
Vediamole qui di seguito, una a una.
Teniamo presente che per poter osservare qualche miglioramento è utile ripetere più volte nel tempo queste pratiche così da creare associazioni comportamentali e un rapporto di reciproco rispetto uomo – animale.
➡️ Rimozione degli speroni: ha senso tagliarli?
Una delle soluzioni che si prendono in considerazione nei casi più disperati e che talvolta diventa prassi è il taglio o la rimozione degli speroni nel maschio.
Per eseguire questa procedura è sempre importante chiedere l’intervento di un veterinario o di un esperto almeno le prime volte perché all’interno dello sperone può essere presente un vaso sanguigno che non è facile da intravedere da fuori.
C’è quindi il rischio di tagliare con lo sperone anche il vaso e nel caso in cui lo si intercetti si può causare serio dolore all’animale.
Quando si vuole praticare questo intervento è utile munirsi di amido di mais con cui spolverare l’eventuale ferita senza strofinare. Si può accelerare il processo premendo leggermente sulla polvere. Quando non esce più il sangue ripuliamo la ferita con acqua corrente. Volendo, la stessa tecnica è applicabile anche sugli essere umani.
Tagliare lo sperone è un po’ come tagliare un’unghia. Pertanto dobbiamo sapere che in futuro sarà necessario ripetere l’operazione con una certa frequenza.
In linea di massima potremo nella maggior parte dei casi tagliare metà lunghezza dello sperone. Volendo però essere più sicuri, specialmente se siamo poco esperti o se non vediamo il vaso sanguigno, conviene accorciare lo sperone di 1/3 della lunghezza totale e poi eventualmente andare a limare.
Un’altra modalità è quella della rimozione dello sperone.
Si tratta in sostanza di estrarre il suo rivestimento in cheratina con il vantaggio di ottenere una ricrescita più lenta dello sperone rispetto a quella che segue il semplice accorciamento mediante taglio. Una procedura che tratterremo meglio in un articolo a parte.
- AMPIO POLLAIO: Il pollaio da giardino si collega a un ampio recinto aperto che permette ai pennuti di avere molto spazio senza timore dei predatori.
- COMPACT FOOTPRINT: Il design compatto e poco ingombrante del pollaio in legno si adatta facilmente a uno spazio ridotto. Questa gabbia per polli rende possibile possedere dei polli senza sacrificare molto spazio!
- DESIGN PRATICO: Questo pollaio per galline è dotato di una cassetta di nidificazione con parte superiore incernierata per le uova, 2 posatoi interni, una rampa per un rapido accesso interno e finestre schermate per la ventilazione.
- FACILE ACCESSO: Grazie al tetto che si apre all'interno per una facile pulizia e manutenzione, prendersi cura dei tuoi animali non è mai stato così semplice.
- DIMENSIONI: Dimensioni generali: 210L x 90P x 130A cm, è richiesto un montaggio semplice. NOTA: Questo articolo è spedito in confezioni separate, quindi i tempi di consegna di ogni confezione possono variare. Numero di confezioni: 2
LA SOCIALIZZAZIONE. Approccio e relazione
➡️ E’ possibile addomesticare un gallo?
C’è chi tenta di addomesticare il gallo facendo in modo di interagire con lui fin dalla schiusa e seguendolo durante la crescita per tentare di abituarlo alla presenza del padrone accarezzandolo e nutrendolo direttamente dalle proprie mani. Sono tutte attenzioni che però sembrano non sempre dare particolare input nello sviluppo di un carattere più tranquillo e amichevole nei nostri confronti.
Gran parte del carattere aggressivo di un gallo pare determinato dall’azione ormonale.
E’ anche vero che nulla ci vieta di tentare di farcelo amico cercando di avvicinarlo e porgendogli sulle nostre mani del tuorlo d’uovo lessato o qualche dolcetto (es. uva passa o noccioline). In questa maniera, crescendo la sua fiducia, si può arrivare a poter tenere in braccio e accarezzare anche un gallo.
La tecnica di instaurare un rapporto di rispetto reciproco e di vicinanza quasi sempre non serve per poter essere destinatari in futuro dell’affetto da parte del gallo quanto piuttosto per essere facilitati in quelle occasioni in cui dovremo essere riconosciuti come individui dominanti nel orso di eventuali sfide lanciateci dal gallo.
Quando lo abbiamo in braccio è importante parlargli con voce bassa e tranquilla per non farlo sentire minacciato. Rimettiamolo a terra solo quando è tranquillo per non fargli associare la “liberazione” al fatto di essersi agitato.
Quelle volte che riusciamo, cerchiamo di trascorrere del tempo vicino al gallo magari mentre lavoriamo in giardino o nell’orto così che si possa abituare alla nostra presenza.
E’ comunque un processo che richiede di essere intrapreso quando il pollo è giovane e non è sempre detto che i nostri sforzi vengano ricompensati quando sarà maturo sessualmente.
Altra attenzione: diamo il cibo solo quando il gallo non ci attacca per non correre il rischio di premiare il suo comportamento aggressivo che andrà altrimenti a ripetersi sempre più frequentemente.
Viceversa, si può tentare di tenere in braccio il gallo aggressivo. Più sotto vediamo come.
Allevare in una certa maniera i nostri galli fin dalla nascita non ci mette al riparo da fenomeni di aggressività futuri. Cosa più difficile è riuscire a farsi rispettare e costruire un rapporto di rispetto da entrambe le parti con galli acquistati o ricevuti da adulti.
- Pollaio da Giardino per allevamento galline ovaiole
Quando è il gallo ad addomesticare il padrone
Negli approcci per instaurare una relazione effettiva e un legame con il nostro o i nostri galli dobbiamo prestare attenzione a non essere noi addomesticati dai pennuti!
Infatti potremmo interpretare in maniera erronea certi comportamenti singolari messi in atto del gallo facendoci magari addirittura commuovere per la “dimostrazione di affetto” ricevuta.
Stiamo parlando di quei casi in cui il gallo porta al proprietario un regalino (può portarci nel becco piccoli sassi, vermetti e insetti, un granello di cibo, rametti…) ma che in realtà, nel linguaggio avicolo, sta a significare che noi riceventi siamo considerati alla stregua delle sue galline e quindi che siamo sottomessi al gallo leader.
Quando dovessimo ricevere i pensierini da parte del gallo non accettiamoli e mandiamolo via per non fargli credere che siamo stati sottomessi.
Abbigliamento idoneo per gestire il gallo
Quando abbiamo a che fare con un gallo, soprattutto se potenzialmente pericoloso, è meglio prevenire che curare. Per questo risulta una buona idea attrezzarsi opportunamente anche sotto il punto di vista del vestiario. Scegliamo guanti pesanti da giardino, pantaloni lunghi e non aderenti, stivali da orto per coprire piedi e polpacci.
Una volta che verrà stabilita la gerarchia e che saremo riconosciuti come galli alfa, potremo tralasciare l’abbigliamento di protezione.
➡️ Come calmare un gallo aggressivo tenendolo capovolto in braccio
Rovesciare dolcemente un gallo mettendolo a pancia in su e a testa in giù è il sistema più utilizzato per calmarlo. Lo si tiene in braccio tenendolo capovolto inducendo una sorta di ipnosi dell’animale che in pochi istanti si tranquillizza e diventa passivo.
E’ possibile eseguire la procedura sia per quando il gallo ha dato segni di aggressione o dopo che l’ha fatto.
Se manteniamo il gallo in questa posizione per 5 minuti sembra che possa dimostrarsi più pacifico addirittura per qualche giorno.
Non possedendo le galline una memoria a lungo termine, è probabile che si debbe ripetere ogni tanto questa operazione.
➡️ Induciamo al sonno il gallo con un asciugamano
L’asciugamani è uno degli strumenti più utili per poter gestire un gallo.
Infatti con questo panno possiamo avvolgere morbidamente il gallo per evitare di essere graffiati e impedire l’inutile e caotico sbattimento d’ali che potrebbe ferire / disturbare noi, ma anche l’uccello stesso.
Con un asciugamano è possibile anche coprire il capo del gallo (senza stringere per non soffocarlo) così da riprodurre il crepuscolo e il buio notturno che portano all’assopimento dell’uccello in pochi secondi.
➡️ Come fermare un gallo che attacca con sola acqua
Il metodo più rapido ed efficace da seguire per bloccare l’aggressività di un gallo è ricorrere alla canna dell’acqua. Una idea è quella di allungare il tubo facendolo arrivare fino al pollaio e magari aggiungervi un rubinetto alla estremità libera così da poter azionarlo all’occorrenza.
La presenza della canna dell’acqua non è utile solo nelle operazioni di pulizia del pollaio o per rifornire gli abbeveratoi, ma anche per dare qualche spruzzata a quei galli che dovessero essere mossi da “bollenti spiriti”.
Ricorrendo all’acqua in acso di aggressione siamo in grado di far calmare velocemente i galli che in seguito saranno meno propensi ad attaccarci soprattutto quando capiranno che minaccia sia brandire quel tubo misterioso che sputa acqua.
I galli sono abbastanza intelligenti da arrivare a scappare via non appena tocchiamo il tubo e senza che sia più necessario aprire l’acqua.
In assenza di tubo funziona ricorrere anche ad un innaffiatoio. Naturalmente in questo caso c’è rischio che l’acqua finisca presto e di ritrovarsi di nuovo nel pieno della zuffa.
Utilizzare l’acqua non è un sistema crudele o di maltrattamento (a dir il vero il loro piumaggio è anche idrorepellente) ma semplicemente ai galli risulta sgradevole finire sotto al flusso liquido.
Si tratta poi di ricorrere alla minaccia del tubo sono finché non avranno creato l’associazione tra noi e l’acqua tanto da non voler più disturbarci.
➡️ Come fermare un gallo che attacca con una scopa
Una delle forme più tradizionali di difesa degli allevatori è l’impiego di una scopa di saggina o comunque da esterno che ha il vantaggio di fornire, grazie alle alte setole, una barriera di difesa da interporre tra noi e il gallo.
E’ uno strumento impiegato spesso anche perché frequentemente già presente in zona per provvedere alla pulizia manutentiva del pollaio.
Possiamo usarla per tenere il pollo fuori dal nostro raggio di azione ma non è corretto utilizzarla come strumento di attacco per percuotere il gallo in quanto qualsiasi forma di violenza risulta inutile e mina il rapporto di reciproca fiducia che vorremmo andare ad instaurare.
Paradossalmente i timori del gallo verrebbero confermati da un nostro ricorso alla violenza che significherebbe essere assimilabili ai predatori.
L’obiettivo è solo quello di dissuadere il gallo dall’attaccare, di distrarlo e di convogliare le sue armi a colpire qualcosa di diverso dalle nostre gambe.
- Dimensioni con cassetta nido: 150 cm (W) x 100 cm (D) x 96 cm (H)
- Vassoio estraibile in metallo zincato per una pulizia facile. Adatto per 6 a 8 uccelli a seconda delle dimensioni.
- Realizzato in legno trattato rispettoso degli animali, destinata a durare per anni. Completamente a prova di volpe.
- Viene consegnata in imballaggio piatto, richiede assemblaggio.
- Piedi del pollaio coperti dall' rot regolabile Cappuccio in plastica.
➡️ Evitiamo le provocazioni
Ci sono diverse azioni che possono essere interpretate da un gallo suscettibile come minacce, sfide e pericoli.
Evitiamo accuratamente, ad esempio, di compiere scatti e rumori improvvisi.
Muoviamoci in maniera sicura ma lentamente, per gradi.
Altra cosa da evitare sono quei gesti ambivalenti che potrebbero destare sospetto o essere viste come provocazioni. Naturalmente entrare di notte del pollaio quando gli abitanti stanno dormento è sconsigliato perché certamente interpretabile come azione altamente sospetta.
Chiunque accede al pollaio, soprattutto se non è il propretario, deve poterci ascoltare e non fare di testa propria. Questo vale anche per i bambini che sarebbe preferibile impedire di entrare a diretto contatto con un gallo imprevedibile.
➡️ Come reagire ad un gallo aggressivo?
Il trucco è non reagire e non reagire neppure se il gallo cerca di beccarci o di affondarci gli speroni addosso. Bisogna rimanere impassibili anche se semplice non è perché anche questa è una sfida in cui dobbiamo dimostrare chi è il maschio alfa.
Appena possibile, muovendoci lentamente, prendiamo il gallo in braccio e portiamolo in un luogo dove possa calmarsi (possiamo usare ad esempio l’asciugamani come abbiano detto prima). Non mettiamolo mai giù prima che si sia calmato. Per questo aspettiamo che le pupille si siano normalizzate e che il ritmo cardiaco si sia rallentato.
Muoviamoci come a casa nostra
All’interno del perimetro del pollaio dobbiamo muoverci da padroni e senza timore. Per questo evitiamo di camminare silenziosamente come fossimo dei predatori che non vogliono essere scoperti.
Allo stesso tempo evitiamo di guardare il gallo fisso negli occhi se non è stato lui per primo a farlo. Sono i predatori a fissare le galline per azzannarle o galli competitor a fissare il gallo per sfida. In sostanza dobbiamo agire con pacatezza e senza dare adito ad equivoci.
Non correre
Correre per il pollaio o per il cortile non fa altro che confermare al gallo che siamo dei preatori.
Tutte le volte che entriamo in quello che considera il suo territorio agiamo in maniera ferma e pacata conservando la dignità.
E’ sbagliato anche inseguire il gallo correndogli dietro, cosa che potrebbe spingerlo a combattere per difendersi. A meno che la nostra intenzione non sia quello di prenderlo in braccio per tranquilizzarlo e così facendo dimostrare la nostra superiorità.