L’illuminazione di una casetta in legno da esterno è una delle cose da sapere per chi possiede un capanno giardino con funzione di porta attrezzi, rimessa, legnaia o deposito per la manutenzione del verde. Sapere come illuminare una casetta è utilissimo per poter lavorare all’interno in qualsiasi orario o condizione meteo e per poter sfruttare ottimamente la struttura anche dopo il tramonto, alla sera o nelle giornate corte.
Che tu stia cercando un modo per avere una luce brillante per eseguire i tuoi lavori fai da te, un’illuminazione d’atmosfera o per illuminare l’esterno giardino… scopri i suggerimenti degli esperti.
In questo post dedicato all’illuminazione casetta legno troverai utili accorgimenti e consigli su come illuminare al meglio l’interno e l’esterno non solo delle casette in questo materiale ma anche lo spazio di quelle in metallo e lamiera o in resina e materiale plastico.
Vedremo anche come calcolare quanta luce ti serve e quali sono i migliori sistemi di illuminazione per i tuoi obiettivi.
Argomenti che tratteremo nel post
“Illuminazione casetta legno: come illuminare un capanno giardino”
- Valutare il quantitativo di luce naturale presente e osservazioni generali su finestre e porte;
- Scopri il quantitativo necessario di luce e come calcolare quanta luce e lampadine servono alla tua casetta giardino;
- Considerazioni sull’illuminazione solare e come si procede nell’installazione;
- Sistemi di illuminazione a 12V
- Sistemi di illuminazione a 240V
➡️ Valuta l’illuminazione naturale della casetta
✅ 1. Orientamento della casetta giardino ed esposizione al sole
Come sappiamo, il sole sorge ad est, percorre la direzione sud per poi tramontare a ovest.
Questa considerazione base ci fa comprendere quanto l’orientamento di una casetta in base ai punti cardinali possa influenzare il fattore luminosità all’interno.
Quando dobbiamo scegliere dove posizionare la costruzione dovremmo tenere conto in modo particolare questo aspetto perché la sua collocazione arà diverse ricadute sulla praticità di utilizzo e sul favorire o meno determinate funzioni.
Se la casetta, è il caso dei modelli più piccoli, possiede un’unica apertura (la porta) che funziona sia da entrata che da “finestra” o punto luce, dovremo preferibilmente direzionare l’apertura verso sud in modo da ottimizzare al massimo la luce proveniente da quel punto.
Viceversa, se la nostra casetta possiede più aperture saremo più liberi nella scelta dell’orientamento.
✅ 2. Illuminazione e stagionalità
Tieni presente i cambiamenti a cui l’illuminazione naturale è sottoposta con il variare delle stagioni durante l’anno. Il sole estivo è più alto, zenitale; mentre quello invernale è più basso.
Ricorda poi che in estate un capanno, che sia isolato o meno, potrebbe diventare piuttosto caldo all’interno a motivo della costante esposizione all’irraggiamento solare.
Posizionare la casetta sotto le fronde di alcuni alberi o dietro ad essi può autarci a regolare in maniera naturale la quantità di luce e calore da gestire: in estate le chiome proietteranno ombra mitigando il sole, mentre in autunno e in inverno, quando le foglie saranno cadute a terra, la luce verrà lasciata filtrare liberamente.
Se prevedi che il sole possa battere molto puoi dotare le finestre di un sistema oscurante esterno (come degli scuretti o imposte) oppure interno con delle tendine o veneziane regolabili.
Un sistema di oscuramento esterno permette di limitare l’effetto serra dato dal sole.
Se per un qualche motivo siamo costretti a collocare la casetta in una zona a nord dovremo presumibilmente optare per un modello di capanno con più finestre in modo da compensare la minore luminosità naturale con un maggiore quantitativo di aperture.
La luce proveniente da nord è in genere più chiara “fredda” e viene apprezzata in modo particolare dagli artisti perché non produce forti contrasti o ombre ma appare più omogeneamente diffusa.
Una idea per aumentare la luce dentro la casetta è quella di installare uno o più lucernari sul tetto così da intercettare un quantitativo superiore di luce proveniente dal cielo.
Esiste anche una soluzione più pratica che è quella di procurarsi una casetta gairdino con lucernario già integrato.
✅ 3. Apertura di finestre aggiuntive
Se possiedi una casetta in legno e hai una buona manualità nel fai da te, potresti anche pensare di aggiungere una o più finestre rispetto a quelle presenti.
Se l’installazione di un infisso apribile ti può creare difficoltà, potresti pensare di realizzare delle finestre non apribili con lastre di plexiglass e una cornice perimetrale per evitare infiltrazioni.
Guarda di non intaccare aree portanti della costruzione, di evitare le zone sottostanti ad elementi strutturali come le capriate che sostengono il tetto, e di non effettuare troppe aperture che potrebbero indebolire la struttura in generale.
✅ 4. Nella casetta in legno a pannelli scegli dove mettere le finestre
In questo articolo “Casetta in legno a pannelli con montaggio facile” abbiamo illustrato la soluzione delle casette a moduli che permettono di essere assemblate scegliendo dove far cadere le finestre e le porte. Questa può essere una tecnica realizzativa interssante che consente di personalizzare su misura la casetta in base alle esigenze e all’esposizione solare.
✅ 5. Casetta giardino con lucernario
La casetta giardino con lucernario è già una soluzione interessante capace di convogliare all’interno della struttura un bel quantitativo di luce anche se la costruzione si trova a nord.
Possiede anche altri vantaggi:
- La luce interna non dipende dall’orientamento delle finestre o dal loro numero;
- Rispetto alle finestre il lucernario garantisce il rispetto di una maggiore privacy;
- L’illuminazione a lucernario lascia libere le pareti che possono essere interamente scaffalate
Se pensi ad una casetta giardino con lucernario tieni presente che di fatto non ne abbiamo trovate di questo tipo in legno dal momento che l’inserimento di un lucernario richiederebbe particolari attenzioni per impermeabilizzare a regola d’arte l’apertura ricavata in un materiale naturale come è il legno. Quindi, come puoi vedere dai modelli riportati qui sopra, possiamo scegliere tra casette in metallo o quelle in resina.
➡️ Quanta luce artificiale ho bisogno di avere?
Quando stiamo per scegliere una lampadina per l’illuminazione interna o esterna possiamo dare un occhio alle indicazioni mostrate sulla confezione. Oltre al wattaggio e al design si trova la cifra relativa al parametro dei lumen (sigla “lm”) che indica la quantità di luce emessa dalla singola lampadina.
Un secondo parametro utile da considerare è il lux, ovvero la quantità di luce fornita da 1 lumen su un metro quadro di superficie.
Nella tabella seguente abbiamo raccolto un po’ di dati che ti potrebbero interessare. Potrai capire al volo di quanti lux necessiti per illuminare adeguatamente la tua casetta sulla base delle principali attività che intendi svolgerci all’interno.
Prendendo la cifra indicata e moltiplicandola per l’area da illuminare capirai esattamente cosa ti serve.
Facciamo un esempio ipotizzando di avere una casetta che una superficie interna calpestabile di 4 x 3 m = 12 mq. Se vediamo dalla tabella che per quella specifica attività ci servono 300 lux andremo a moltiplicare 300 x 12 = 3.600 lumen.
Utilizzando la cifra ottenuta possiamo calcolare il numero di lampadine da installare (ad esempio ci possono bastare 2 lampadine da 1.800 lumen l’una: 1.800 x 2 lampadine = 3.600 lumen. Bingo!).
La tabella riportata qui di seguito ti fornisce un’indicazione di massima proprio per eseguire questo calcolo. Eccola:
ATTIVITA’ che si vuole eseguire | LUX TOTALI necessari da moltiplicare per i mq del locale |
---|---|
Piccoli lavori che richiedono attenzione | 1.500 – 2.000 |
Cucito / Artigianato | 750 – 1.000 |
Gargage / Laboratorio | 500 – 750 |
Scrivania (luce per lavoro al pc) | 300 – 500 |
Area di lettura – scrittura | 300 – 500 |
Spazio per il tempo libero (guardare la TV, ricevere ospiti…) | 200 – 400 |
Magazzino | 100 – 150 |
A titolo informativo riportiamo anche i lux di alcune condizioni di luminosità all’aperto:
Condizione di luce naturale | Lux |
---|---|
Luce diretta proveniente dal sole | 120.000 |
Luce del giorno in zona ombreggiata | 20.000 |
Luce con luna piena e cielo sereno | 1 |
➡️ Illuminazione con Fotovoltaico solare
Grazie ai pannelli solari fotovoltaici è oggi possibile illuminare in maniera economica, rinnovabile e rispettosa dell’ambiente.
Il punto di forza di questo sistema è l’autonomia che garantisce. Infatti oramai sono accessibili a tutti diverse soluzioni indipendenti che non richiedono l’allaccio alla rete elettrica e che possono essere impiegate con successo per illuminare i vialetti di accesso alla casa, le aiuole, gli esterni del giardino e l’interno delle casette in legno.
Il sistema di illuminazione a fotovoltaico solare è disponibile sottoforma di kit di facile installazione e pronto all’uso che non richiede alcuna conoscenza professionale in ambito elettrico.
Le basi da conoscere sono:
- Il Kit lampada a energia solare contiene tutto il necessario per mettere in funzione il sistema di illuminazione: lampada, pannello o moduli fotovoltaici, collegamenti, batteria di accumulo;
- Tieni presente che scegliendo kit con lampade LED, non ti servirà trovare un modo per generare molta energia elettrica perché queste sono lampade a risparmio energetico di ultima generazione. Per le esigenze standard non avrai bisogno di particolati attrezzature come invece richiederebbe dover illuminare ampie superfici;
- Al momento della scelta del tuo kit pensa a quante lampade ti potrebbero servire valutando i fattori estetici, le tue esigenze (illuminazione solo per l’interno o anche per l’esterno?), inclinazione del tetto, orientamento e collocazione dei faretti…
➡️ Illuminazione 12V
I sistemi solari standard alimentano una batteria da 12V che utilizza corrente continua per alimentare le luci. Grazie all’avvento della lampade a LED oggi esiste tutta un’ampia gamma tra cui scegliere il kit ideale.
Le vecchie lampadine ad incandescenza emettva una luce gialla, erano poco efficienti e con durata inferiore rispetto a quella dei LED.
Le lampadine da 12V di tipo flourescent striplighting sfarfallano leggermente pertanto potrebbero affatticare la vista se ci troviamo a concentrarci a lungo in lavori con piccoli dettagli da seguire.
I LED sono la migliore soluzione se pensiamo alla loro lunga durata, all’efficienza energetica che permette di risparmiare notevolmente e consumare meno, alla vasta gamma di colori e tonalità tra cui scegliere, ai numerosi formati e design e alla possibilità di scegliere tipologie più tradizionali come quella “a bulbo” come quelle più moderne “a striscia”.
Una delle caratteristiche tipiche dei LED è quella data dalla direzionalità della luce prodotta. Per questo motivo, se ti serve limitare la formazione di ombre, l’ideale è di incrementare il numero di lampadine e di posizionarle in più punti così da generare una luce diffusa in maniera omogenea in tutto il locale.
➡️ Illuminazione 240V
Con il collegamento alla rete elettrica non si ha di fatto alcun limite ed è possibile illuminare in ogni modalità come ci trovassimo in casa.
Se desideri utilizzare anche in questo l’energia solare sarà necessario installare un inverter per permettere la conversione della corrente continua a 12V in corrente alternata a 240V così da poter far funzionare non solo le luci ma anche le apparecchiature elettriche come pc portatili, elettrodomestici e attrezzature a motore.
Anche per l’illuminazione a 240V esistono lampade a fluorescenza che consentono un risparmio energetico e sono ottime per illuminare un magazzino o una rimessa.
Per evitare lo sfarfallio fastidioso nel caso di attività di precisione dovrai utilizzare una fonte di luce alternata.
I LED sono sempre ottimi. Lo svantaggio, a cui abbiamo già accennato, della direzionalità del fascio luminoso, può essere superato aumentando il numero della lampadine o scegliendone una tipologia che emette luce morbida.
Le lampade alogene sono molto potenti e producono anche calore (cosa buona se ci va bene un innalzamento della temperatura interna per riscaldarci, ma caratteristica fastidiosa se temiamo di fare una sauna).
Pensa anche a quale supporto potrebbe farti comodo per illuminare al meglio l’interno della casetta giardino. Il sistema classico prevede di appendere a soffitto o a parete le lampadine ma possiamo anche impiegare delle piantane o altri sistemi “mobili” che permettono di spostare il punto luce dove ci fa più comodo di volta in volta.
Riepilogo
In questo post dedicato all’ “Illuminazione casetta legno: come illuminare un capanno giardino” abbiamo approfondito le basi per la quantificazione dell’illuminazione necessaria per lavorare all’interno di una casetta in legno, metallo o resina da esterno.
Abbiamo visto cosa considerare per ottimizzare l’illuminazione naturale (orientamento, collocazione, stagionalità, quantità e numero delle finestre) e anche alcune delle soluzioni più interessanti come la casetta in legno a pannelli e le casette con lucernario.
Particolarmente interessante è anche la tabella dei lux per il calcolo dei lumen e quindi del numero delle lampadine necessarie per illuminare bene l’interno di una casetta giardino a seconda delle attività che devi svolgere.
Infine abbiamo dedicato un capitolo alla illuminazione casetta legno con energia solare. Infatti il fotovoltaico risulta oggi un sistema economico e pratico per illuminare adeguatamente l’interno e l’esterno di ogni casetta.