Come fermare quei pulcini aggressivi che aggrediscono a beccate gli altri pulcini del pollaio?
Vediamo le cause scatenanti di un pericoloso atteggiamento anti sociale del pulcino e come fermare questo comportamento che può portare gravi conseguenze.

Può infatti accadere abbastanza spesso che in primavera nasca, tra i tanti, un pulcino particolarmente aggressivo che attacca di continuo gli altri piccoli della covata fino a causare problemi seri nel momento in cui becca loro gli occhi o strappando il piumaggio.
Questa problematica si riscontra frequentemente nella prima settimana dopo la schiusa.

Indipendentemente dall’età, i polli utilizzano il becco per esplorare, indagare l’ambiente circostante e ottenere l’attenzione. Tutti queste motivazioni sono particolarmente vere per i pulcini nati da poco per i quali tutto il mondo è una novità.

Motivazioni alla base di un pulcino cattivo

Innanzitutto dobbiamo comprendere come, anche nei pulcini e non solo tra gli umani, ogni individuo recepisca gli stimoli esterni con una differente sensibilità dagli altri e come questo possa predisporre ad una reazione piuttosto che ad un’altra.

Escludere le cause ambientali generali

Come primo passo per individuare la cause scatenanti di un comportamento così fastidioso, dobbiamo scartare le possibili influenze generate dall’ambiente in cui il pulcino vive. Pertanto controlliamo questi aspetti e domandiamoci se:

  • Il box nido è troppo luminoso (una luce bianca troppo forte eccita gli uccelli rendendoli più irritabili e aggressivi)
  • La temperatura è troppo alta (soprattutto se si accene il riscaldamento artificiale)
  • C’è sufficiente spazio o c’è un’alta densità abitativa?

Bastano già uno o più degli aspetti appena elencati per provocare reazioni di aggressività tra pulcini e, se messi a posto, potrebbero risolvere gran parte delle problematiche associate.
Una volta che avessimo scartato queste potenziali cause scatenanti, possiamo passare in rassegna altre problematiche.

Spennatura del sedere

In alcune occasioni si nota come il sedere dei pulcini sia oggetto della beccatura da parte di altri.
Tra le cause, quella più comune è direttamente collegata alla gestione non corretta dell’umidità interna al pollaio.
Spesso, quando si accende il riscaldamento artificiale, aumenta la secchezza dell’aria. Il risultato è secchezza della pelle dei pulcini e sua sbucciatura con caduta di penne.
Questo apre la strada a malattie dermatologiche.
L’unico modo con cui i pulcini tentano di correggere gli effetti deleteri dell’atmosfera secca è quello di attingere con il becco alla ghiandola dell’olio (l'”uropigio”) posta sul sedere per lisciare pelle e pumaggio con il grasso. Questa sostanza può però stimolare i pulcini a beccarsi a vicenda il luogo di provenienza del grasso comportando ferite e diversi danni.

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Alimentazione impropria dei pulcini

L’assenza di una dieta equilibrata è causa di cannibalismo tra pulcini che sono alla ricerca di un apporto corretto di vitamine e minerali in ogni stagione (anche in quella invernale che è la più difficoltosa a tal riguardo).

Teniamo presente che con la prima muta del piumaggio per la sostituzione della peluria gialla iniziale a 3 – 4 settimane di età, i pulcini necessitano grandi quantità di calcio.
Questo minerale può essere somministrato con gusci d’uovo, conchiglia d’ostrica frantumata e gesso alimentare. Viene assimilato solo con un corretto apporto di vitamina D.

Prestiamo attenzione a non effettuare un improvviso cambiamento di dieta. Introduciamo gradualmente i nuovi cibi.

E’ importante verificare anche la modalità di somministrazione del cibo effettuando un passaggio graduale dagli alimenti sminuzzati a quelli interi. Questo soprattutto per il fatto che i pulcini sono abituati al veloce senso di sazietà ottenuto con il cibo triturato rispetto a quello raggiunto con il cibo non sminuzzato. Se passiamo troppo in fretta dagli alimenti tritati a quelli interi, i giovani polli non si sentiranno saziati subito e, spinti dalla fame, potrebbero iniziare a beccarsi a vicenda.

Problemi di riconoscimento

I riflessi degli occhi

La maggior parte dei pulcini di una nidiata impara in fretta e facilmente a riconoscere gli altri compagni. Tuttavia, in certi casi, può accadere che un pulcino si focalizzi su un dettaglio che può essere caratterizzato da un colore in particolare, da una forma o da qualsiasi altro elemento. Tra questi oggetti di attenzione possono esserci gli oggetti luccicanti… come appaiono gli occhi neri degli altri pulcini.
Può accadere che uno o più pulcini prendano di mira anche gli occhi della chioccia. In questo caso sarà la gallina adulta a limitare il loro comportamento all’occorrenza.

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Il fascino del piumaggio

Anche le piume degli altri pulcini possono provocare la curiosità di andare a beccarli per rispondere a quello che vedono come stimolo. Beccata dopo beccata possono comparire lesioni di una certa gravità le cui ferite che perdono sangue potrebbro disgraziatamente avviare un ciclo di terrore e dolore tra i pulcini attratti dal sapore “nutritivo” del sangue.
Ciò può comportare l’instaurarsi di fenomeni di cannibalismo capaci di coinvolgere tutta la nidiata e non solo il primo pulcino aggressivo.

Se notiamo danni al piumaggio o ferite sui corpi dei nostri pulcini è necessario intervenire quanto prima per trattare la lesione prima che sia troppo tardi.
Esistono prodotti disinfettanti che coprono le lesioni anche dal punto di vista cromatico e che per questo nascondono o rendono meno appetibile il ripetersi della beccata.
Tuttavia l’approccio migliore da preferire è sicuramente quello di rimuovere dalla cova il pulcino danneggiato finché non guarisce per evitare che diventi sempre più occasione scatenante dell’ossessione del pulcino aggressore.

Le dita delle zampe non sono vermetti

Un altro comportamento aggressivo è quello seguito da certi pulcini che vanno a beccare le dita delle zampe dei compagni reputandole cibo.

Marcature discrete

Talvolta può essere la nostra azione a instaurare le basi per future aggressioni tra pulcini.
Un esempio è dato dalle modalità di marcatura che è possibile seguire per aiutarci ad identificare tra loro gli esemplari.
Se abbiamo la necessità di riconoscere un pulcino da un altro o la loro provenienza, dobbiamo seguire una marcatura che non vada ad attirare l’attenzione dei pulcini e che quindi abbia un senso solo ai nostri occhi.

Uno dei consigli assolutamente da seguire è evitare il colore rosso per marcare un pulcino dal momento che è associato dalle galline al sangue e quindi ad una possibile fonte di cibo da assaggiare.
Dobbiamo quindi mantenere i pulcini il più possibile simili tra loro nell’aspetto.

Curare un’ossessione sviando l’attenzione compulsiva

Una volta che abbiamo individuato l’ossessione scatenante del pulcino cattivo, la soluzione più interessante è quelle che introduce nel pollaio un numero maggiore di elementi che rispondono alle caratteristiche che attraggono l’attenzione.
Questo approccio vale in maniera particolare per i pulcini nati da poco, ma pure per le galline in generale di qualsiasi età che dovessero focalizzarsi attorno ad un oggetto del desiderio.

Tornando al pulcino attratto dal riflesso degli occhi dei compagni, la cura migliore è quella di inserire all’interno del pollaio oggetti che riproducano i riflessi che lo attraggono.
Possiamo quindi aggiungere tutti quegli elementi che ci aiutano a distrarre il pulcino dal voler beccare i bulbi oculari degli altri.
Alcune idee?

  • Biglie di vetro lasciate rotolare a terra;
  • Stendere dei pezzetti di nastro adesivo lucido qui e là;
  • Stickers con colori riflettenti applicati sulle superfici

Se invece il pulcino cattivo è ossessionato dal piumaggio andiamo ad introdurre strisce di tessuto morbido o peloso da appendere e posizionare alla sua portata.

In natura i pulcini andrebbero a beccolare qui e là per conoscere l’ambiente, cosa che all’interno di una nidiata non possono fare a motivo delle opzioni limitate a loro disposizione.
In questo caso può funzionare anche l’inserimento nel box nido di una zolla di erba o piccoli vermicelli che i pulcini andranno a beccare per esplorare lasciando stare i compagni vivi.

Anche uno specchio può fare il suo lavoro

Molto interessante si rivela l’aggiunta di uno specchio all’interno del pollaio. La sua presenza può far credere che siano arrivati altri compagni di nidiata e permette al pulcino aggressivo di esplorare beccando i “nuovi” anziché i soliti altri pulcini in carne e ossa.

Insegnare la buona educazione

Il metodo più funzionante in assoluto (anche nel caso in cui i precedenti metodi siano falliti) è quello di educare personalmente il pulcino indisciplinato alla stessa maniera di come farebbe la madre: dare una beccata sulla schiena del pulcino problematico ogni volta che il suo comportamento non è idoneo o sgradito.
Come farlo?

Ogni volta che vediamo il pulcino propenso ad iniziare uno dei suoi attacchi agli occhi o al piumaggio degli altri, devi colpirlo delicatamente con un dito sulla schiena per simulare una beccata reale.
Bisogna ripetere questo segnale educativo tutte le volte che vediamo instaurarsi il comportamento. Sarebbe addirittura meglio eseguire la “beccata” prima che l’aggressione avvenisse, andando ad intercettare in anticipo l’azione non appena si notasse il tentativo da parte del pulcino.

E’ sempre con un certo stupore che notiamo con quanto velocità i pulcini apprendano istintivamente quando guidati dallo stimolo che riproduce la beccata educativa degli adulti.
Tanto che, seguendo questo approccio è possibile far rientrare l’emergenza in davvero poco tempo.

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Distanziamento sociale del pulcino cattivo

Abbiamo già parlato di separare i pulcini vittima nel caso in cui presentassero ferite gravi provocanti agli occhi anche degli altri compagni.
Nei casi più gravi di aggressività possiamo pensare di allontanare anche il pulcino cattivo dalla nidiata per evitare che continui a reiterare le sue deprecabili azioni.
Possiamo tenerlo distante dagli altri per una settimana tentando più volte di reintegrarlo nella famiglia d’origine e osservando se nel frattempo si è andato a calmare.
E’ normale che il pulcino isolato si metta a pigolare “piagnucolando”.
Possiamo pensare di separarlo dagli altri posizionando una rete come divisorio in modo che stia lontano che che non si senta isolato eccessivamente.

La cella di correzione

Nei casi “incorreggibili” possiamo impiegare una scatola di cartone di contenute dimensioni (es. 15 x 15 cm) composta da 5 lati da porre sopra al pulcino per una trentina di minuti non appena vediamo manifestarsi un comportamento non corretto.
La procedura è da ripetere ogni volta che lo riteniamo necessario.

Approcci sperimentali alternativi

Si è ipotizzato che la maggiore aggressività in certi pulcini rispetto a quella naturale degli altri sia dovuta a un eccesso di ormoni maschili associati alla combattività delle galline.
Se così fosse si spiegherebbe la diminuzione dell’aggressività dopo la prima settimana di vita che porta il pulcino aggressore a normalizzarsi.
L’ipotesi ormonale ci porta a ipotizzare che una dieta dedicata possa migliorare la situazione.
Ad esempio si potrebbe tentare di somministrare una dieta ricca di soia che si dice essere fonte di estrogeni vegetali.

Altra considerazione: sembra che l’impiego di una luce LED di colore blu riduca l’aggressività dei polli. Ricorrere a questa illuminazione potrebbe quindi tranquillizzare gli animali.

Quando sparisce il comportamento aggressivo del pulcino?

La maggioranza degli atteggiamenti aggressivi tipici dei pulcini dovrebbero sparire autonomamente dopo la prima settimana di vita. I più tenaci a perseguire questi comportamenti dovrebbero smetterli al massimo entro 14 giorni.
Comunque sia, per essere sicuri che crescano galline educate ed evitare sofferenza inutile tra pulcini, è sempre preferibile intervenire personalmente per accelerare o assicurare il superamento di questa fase potenzialmente pericolosa per il benessere psico fisico dei piccoli.