Quando i galli sono tanti rispetto al numero delle galline nel pollaio? Quante galline a gallo?
Come tenere più galli nello stesso pollaio? A queste e ad altre domande andiamo a rispondere in questo articolo dedicato all’allevamento domestico di quel meraviglioso animale da cortile che è la gallina.
Non è raro che i galli possano essere fonte di problemi non sempre facili da gentire e che spesso sfociano in “risse da pollaio” scatenando l’aggressività e l’intolleranza tra elementi.
Di fatto tra le caratteristiche peculiari del gallo troviamo la territorialità e la protettività verso le proprie compagne.



Come sempre, anche delle caratteristiche che sono utili e lodevoli possono trasformarsi in qualcosa da evitare perché si converte in competizione e duelli all’ultimo sangue dove possono uscire dei feriti o qualche morto sia tra i galli che tra le galline.

➡️ Quanti galli in un pollaio? Risposta breve

Nella maggior parte dei galli il rapporto 1:10 può essere ideale. Ovvero prendere un gallo ogni 10 o 12 galline. Questo è un rapporto che permette di avere un pollaio sereno dove lo stato emotivo principale è quello della tranquillità. Le eventuali lotte che si generano hanno una frequnza accettabile e sono nell’ordine normale delle cose, ovvero rivolte a determinare la gerarchia sociale della famiglia. Il battibecco occasionale non ci preoccupa.
Un rapporto inferiore può invece avere risvolti dannosi sulla pace e sulla salute dei diversi componenti del pollaio che vivrebbero in un costante clima di stress e combattività.

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La REGOLA DELLE 10 GALLINE si applica a tutti i polli anche se è una regola empirica. Ci possono essere casi differenti dove ha peso maggiore la razza delle galline, la personalità dei singoli individui… Comunque sia, per non sbagliare, segui questao rapporto prima di tentare altre strade o adattamenti.

La penuria di galline può portare i galli ai livelli più bassi della gerarchia ad assalire le femmine presso la mangiatoia, lontano dagli elementi dominanti. Lo fanno perché consapevoli che o prima o poi le galline dovranno avvicinarsi per nutrirsi. Di conseguenza la gallina disturbata potrà mangiare meno e deporre in misura minore perché necessita di compensare i danni alle piume per eccessivi accoppiamenti.
Una soluzione da tentare prevede di aggiungere una seconda mangiatoia abbastanza lontana così che il gallo non dominante sia impossibilitato dal controllare in contemporanea entrambe.

Queste problematiche vanno ad acuirsi nel periodo invernale quando tutti gli animali trascorrono più tempo in stretto contatto al riparo offerto dalla casetta pollaio e nel periodo primaverile che coincide con il livello massimo dell’impulso per l’accoppiamento.

➡️ Rispetta il corretto rapporto di 1:10 tra galli e galline

Se per qualche motivo volessimo tenere più galli ci sono alcuni consigli che si possono seguire. Come puoi comprendere da quanto abbiamo appena detto, ad un aumento del numero di galli dovrebbe corrispondere un incremento di quello delle galline sempre rispettando il rapporto di una decina di femmine per gallo.

Questo ha un doppio risvolto positivo che interessa la salute del gallo come quella delle galline.
Infatti avendo ogni gallo più galline non sarà costretto a lottare in maniera esacerbata con gli altri competitor.
D’altra parte le galline non saranno costrette ad accoppiarsi di continuo con un vantaggio non da poco per quanto riguarda la loro salute (in caso contrario potrebbero subire ferite, rottura del piumaggio e ritrovarsi con dorso e collo nudo).

Una eccessiva situazione di stress può rendere le galline più vulnerabili alla malattie e portare alla riduzione della produzione di uova.

Considera che i galli cercano di accoppiarsi con ogni gallina al di là della dimensione. Di solito però evitano gli elementi ancora giovani aspettando che diventino mature.

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➡️ Allarga lo spazio a disposizione

Uno dei motivi che favoriscono notevolmente le occasioni di contrasto è la carenza di spazio. Un’area ristretta aumenta i conflitti, non solo tra gli uomini ma anche tra gli animali.
Un pollaio troppo compresso negli spazi può portare a lotte continue e furibonde che non fanno bene a motivo della loro pericolosità.
Pertanto, anche se il rapporto galli / galline è rispettato, non significa che la pace sia ristabilita realmente.
Più galli significa più galline e più animali totali comporta a dover adottare le giuste misure per ampliare in maniera adeguata il pollaio.
A seconda del numero dei galli potremmo aver bisogno di duplicare o triplicare gli spazi (numero di casette pollaio) e dimensione della corsa a disposizione per il libero razzolamento.

In sostanza dobbiamo contrastare l’insorgere dei caratteri di aggressività e territorialità nei galli che, tra l’altro, al contrario di buona parte degli esseri umani non sono capaci di controllare questi impulsi.
Un giusto dimensionamento delle aree è utile sia per rispettare le questioni legate allo spazio vitale e benessere individuale che per quelle dei rapporti sociali che includono la sfera del corteggiamento e accoppiamento.
Riferendoci a quest’ultimo punto, quando un gallo comincia a pavoneggiarsi per attrarre le femmine, gli altri saranno in grado (grazie allo spazio a disposizione) di allontanare le proprie compagne dal raggio d’azione del competitor. Tutto questo può così avvenire senza che si trasformi in lotta o aggressione.
Uno maggiore spazio a disposizione è utile anche per consentire alle galline di sottrarsi agli assati dei galli più invadenti.

➡️ Altri fattori di stress

Alla radici di eccessivi scontri tra galli ci possono essere altri elementi di stress oltre alla lotta per l’accoppiamento o per la mancanza di spazio adeguato.
Tra i diversi fattori da valutare possiamo controllare la presenza di parassiti esterni come gli acari o di parassiti interni come i vermi. Sono tutte concause che possono rendere aggressivi gli animali.

➡️ Certe volte chiarirsi evita future incomprensioni

Come per gli uomini così per i galli può risultare utile lasciarli sfogare.
A meno che la rissa non diventi troppo cruenta possiamo lasciarli chiarirsi le idee. Se non avranno determinato il vincitore saranno portati in futuro a ritornare ancora sui loro passi di guerra.
Per questo motivo può essere utile talvolta lasciarli sfogare.

Spesso il litigi partono da atti di provocazione come quello in cui un gallo si accoppia in faccia ai competitor per dimostrare che “loro possono” con il tentativo di rivendicare quante più femmine possibile.

➡️ Con soli uomini il clima da camerata è pacifico

Se non abbiamo modo di aumentare il numero di galline e / o di ampliare lo spazio del pollaio, c’è una valida alternativa ed è quella di mettere assieme più galli senza galline per le quali competere.
Chi desidera avere più galli in contemporanea (come coloro che li allevano per i concorsi delle esposizioni) possono tenerli isolati dal resto del branco.
Evitando di esasperare comunque la densità abitativa, possiamo effettivamente ottenere una convivenza tranquilla.

Assieme alle galline andremo ad inserire quel gallo che preferiamo per poterle fecondare.
Nella scelta del gallo viene spesso naturale scegliere quello più basso nella scala gerarchica e che subisce maggiormente il volere del dominante. Non lasciamoci però influenzare troppo dalle interazioni tra galli quanto piuttosto dai rapporti instaurati tra ogni gallo e le galline.
Non è affatto detto che il gallo non dominante risulti in automatico meno aggressivo di quello dominante nei riguardi delle femmine.

Se pensi di tenere separati alcuni galli dal resto della famiglia, è preferibile non lasciarli separati singolarmente ma fare in modo che possano stare almeno in coppia (uno o più galli che si conoscono messi in un loro recinto a parte dal resto del gruppo).

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➡️ Gruppi diversi sono clan in competizione

Se intendi tenere un solo pollaio di piccole dimensioni dovrai presumibilmente, come già detto, tenere separati gli altri galli. L’alternativa è crescere la famiglia aumentando il numero di galline.
Per altri motivi potresti pensare di strutturare separatamente un secondo pollaio completo di gallo e galline.
In tal caso però si evita solitamente di far pascolare assieme entrambi i branchi perché si comportano in sostanza come clan differenti dove i reciproci galli sono rivali.
Quindi se prevediamo di sviluppare pollai separati, la loro separazione dovrà idealmente essere costante. Ad esempio potremmo alternare la fruizione del pascolo comune da parte delle due famiglie.

➡️ Alleva i galli abituandoli a conoscersi

Un valido aiuto alla pacifica convivenza tra galli è dato dall’averli cresciuti assieme.
Quegli individui che fin da piccoli hanno imparato a riconoscersi, sono riusciti nel corso del tempo ad instaurare un rapporto gerarchico condiviso a partire dall’ordine di beccata da rispettare durante l’alimentazione.
Tale gerarchia, accettata in linea di massima quasi sempre, ha una positiva ricaduta anche nelle occasioni di rissa dove diminuisce il rischio che nello scontro si arrivi alla ferita grave.
E’ un po’ come se i galli sentissero di far parte della stessa famiglia e quindi preferissero di non esagerare nei loro battibecchi.

Per introdurre in maniera indolore nuovi galli al pollaio la regola base resta quella è di inserirli prima della maturità sessuale. Questo avviene se il secondo gallo è stato allevato da una delle galline già presenti o se lo abbiamo aggiunto ancora da giovane.

Appare invece piuttosto difficile favorire l’inserimento di un gallo che ha già raggiunto l’età adulta in quanto verrà considerato un invasore da cacciare non solo dagli altri galli ma anche dalle stesse galline.
Tieni a mente che i polli diventano più aggressivi a 5 – 6 mesi di età.
E’ in questo periodo che cercheranno di determinare tra loro l’ordine di beccata provvisorio. In seguito, con gli ormoni, gli scontri si possono fare più accesi.
Comunque sia, è raro che lo scontro possa arrivare allo spargimento di sangue se c’è uno spazio adeguato alle mangiatoie, agli abbeveratoi e sui posatoi.

➡️ Le galline non rispettano un gallo solo perché è un gallo

Un gallo può essere bullizzato anche dalle galline del pollaio, non solo dai suoi competitor. Questo accade quando tentiamo l’introduzione di un nuovo gallo all’interno del branco. Le galline lo possono considerare un invasore e lo vedranno come membro della famiglia solo perché è un gallo.
Prima di tutto il gallo da introdurre dovrà essere accettato e stabilire una posizione nella gerarchia e nell’ordine di beccata.

➡️ Di giorno separati e di sera tutti assieme

Chi ha diversi galli non perfettamente compatibili può fare qualche prova di convivenza magari tenendoli separati durante le ore del giorno per poi riunirli in una stessa casetta pollaio per la notte. Potrebbe verificarsi qualche scambio di beccata ma possiamo verificare l’effettiva incompatibilità.

➡️ Ci sono razze e razze

Buona parte delle razze esistenti producono galli compatibili che sono capaci di venire a patti per stabilire dei rapporti sociali accettabili.
Ci sono però alcune razze particolarmente aggressive (come quelle dei combattenti) i cui galli hanno reputazione di grandi lottatori sempre in cerca di rissa.
Prima di procurarci un nuovo gallo è quindi importante informarsi sul carattere della loro razza per evitare un futuro bagno di sangue.

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➡️ Comprendi la natura del gallo e la sua società

Il ricorso alla zuffa è una forma di comunicazione che sta nella norma perché serve ai galli per chiarire la gerarchia sociale. Equivale un po’ ad avere una discussione rude e a far volare qualche schiaffo.

Ogni pollaio necessita di stabilire chi sia il re e chi il principe aspirante al trono.
Dove sono presenti più galli ci sarà sempre il gallo “re del pollaio” dominante e quello che tramerà di spodestarlo. Non dobbiamo quindi giudicare con i nostri occhi umani il mondo avicolo e pensare che la condizione perfetta sia l’assenza totale di baruffe.
Il loro mondo non è basato su fondamenti democratici come il nostro ma strutturato su gerarchie che devono essere costantemente definite, riaffermate o capovolte.
Può accadere che un gallo giovane prenda il potere spodestando il capo, ma può anche accadere che lo spodestato riprenda in seguito il suo posto.

Questa definizione delle gerarchie avviene con modalità fisiche e atteggiamenti di spacconeria (cantare di “essere il più forte”, pavoneggiarsi…). Non facciamo l’errore di valutare in maniera eccessivamente preoccupata le espressioni colorite della normale comunicazione di galli e galline.

Se ti preoccupi di garantire maggiore serenità anche ai polli più in basso della gerarchia sociale, puoi semplicemente assicurare loro maggiore spazio in modo tale che si possano allontanare per evitare lo scontro.
Il nostro intervento umano deve quindi limitarsi a controllare che le risse non degenerino in lesioni gravi piuttosto che voler evitare nella maniera più assoluta la naturale forma di confronto tra animali.