Disinfettare il pollaio con la calce è uno dei metodi più facili da eseguire che possiamo svolgere in autonomia e in maniera proficua per garantire salute alle nostre galline e agli animali da cortile. Il trattamento disinfettante e sanificante di cui parliamo in questo articolo può essere eseguito sia per gli ambienti esterni dedicati al razzolamento che per quelli interni al ricovero dove i polli vanno a dormire e le galline ovaiole a deporre.

➡️ Quale calce usare per disinfettare il pollaio?

Prima di iniziare merita puntualizzare il corretto tipo di calce da procurarsi.
Per una corretta disinfettazione rispettosa della salute degli animali dobbiamo usare esclusivamente Calce idrata, chiamata anche “Calce spenta”.
Non è raro trovare sul web allevatori alle prime armi che chiedono informazioni su come impiegare la calce viva per aiutare le proprie galline! Argh! Idea terribile!
Mettiamoci bene in testa che una calce non equivale ad un’altra e che la calce viva, tra l’altro, è anche pericolosissima per gli esseri viventi per via del suo potere altamente corrosivo. La calce viva aggredisce i materiali organici ed è una sostanza estremamente caustica che, se sparsa su di un corpo, lo corrode.

Pertanto per disinfettare il pollaio procuriamoci esclusivamente Calce Idrata = Calce spenta.
Si trova in commercio con facilità e a costi assolutamente accessibili.

➡️ Perché si usa la Calce spenta per disinfettare il pollaio?

In questa operazione si utilizza la calce idrata per sfruttare la sua funzione disinfettante da intendersi come capacità di inglobare lo sporco e gli agenti patogeni che possono annidarsi nel pollaio, oltre a sottrarre acqua e umidità all’ambiente che sono essenziali nel ciclo biologico riproduttivo dei patogeni.

➡️ Come usare la calce per gli ambienti delle galline

Il trattamento disinfettante a base calce va benissimo per le pareti e i pavimenti cementati del pollaio perché va a creare una crosta bianca protettiva contro i batteri. Funziona ugualmente, ma meno efficacemente, sui suoli in terra battuta perché in questi casi la terra smossa può proteggere le uova dei parassiti che possono così sopravvivere sotto lo strato superficiale.

Preparazione delle superfici

Le superfici che intendiamo trattare devono essere precedentemente ripulite da ragnatele, depositi, polvere e sporco. Se sono presenti muffe possiamo spruzzarvi sopra della candeggina diluita e spennellarla (per candeggina si intende “ipoclorito di sodio” non la “candeggina delicata” che indica invece la semplice acqua ossigenata). Se necessario andiamo a strofinare o tamponare l’area aspettando che si asciughi e che le muffe spariscano.
Se le muffe sono resistenti andrà comunque bene in quanto si disinfetta il muro e le stabilizza bloccandone la diffusione.
Passiamo con scopa e panno le pareti, il soffitto e i componenti del pollaio ripulendoli accuratamente dalla polvere.
A questo punto le superfici saranno pronte per il trattamento vero e proprio.

Modalità di applicazione a suolo

Per la pavimentazione distribuiamo la calce idrata così come l’abbiamo estratta dal sacco acquistato. La dobbiamo spolverare in maniera omogenea per coprire tutto il suolo. Per farlo si impiega un setaccio o anche uno scolapasta. Il risultato finale è equivalente.

Modalità di applicazione a parete e a soffitto

Andiamo a diluire una parte di calce spenta in acqua così da ottenere una soluzione. La prepariamo rispettando il rapporto 1 kg di calce spenta per 9 litri d’acqua.
Questo è un legante naturale “ecologico” a presa aerea composto per l’appunto da idrossido di calcio e acqua.
Viene usualmente impiegato come legante per le malte da muratura o da intonaco e viene usato anche in bioedilizia.
Lo diffondiamo con una pompa a mano o con un nebulizzatore direttamente su pareti e soffitto.

Come puoi immaginare è preferibile effettuare il trattamento nella bella stagione che ci facilita nel lavoro all’aperto. Inoltre la temperatura preferibile in cui spruzzare la soluzione è quella compresa tra i + 5 e i +35 °C.

Quantità da utilizzare di calce

La calce spenta è attiva solo a livello superficiale pertanto non serve eccedere con le quantità.
Ci rendiamo conto che il trattamento è idoneo se la superficie trattata appare omogeneamente bianca e presenta una crosta visibile.

Attenzioni da prestare in zona deposizione

Cospargiamo fieno, paglia o segatura tutto attorno alla zona dove le galline vanno a deporre e a covare così da fungere la tappeto calpestabile dalle galline. Questo materiale consente di pulire le zampe dalla calce e dalle deiezioni che si accumulano nel tempo sul fondo del pollaio per evitare che venga portato nel nido di deposizione ed entrare in contatto diretto e prolungato con le uova.

Tempistica

Possiamo trattare le superfici con la calce nella mattinata, lasciando quindi areare il pollaio.
Alla sera facciamo rientrare le galline come sempre.

➡️ Come disinfettare il pollaio dai parassiti

Per contrastare gli ectoparassiti come il Pidocchio Pollino, l’Aaro della Rogna deplumante e la Rogna delle zampe è preferibile cospargere il suolo del rifugio con zolfo bagnabile o zolfo in polvere. Anche in questo caso il trattamento è efficace in superficie e quindi maggiormente performante su pavimenti solidi come quelli cementati.
Un buon trattamento può quindi prevedere il mix di calce idrata e zolfo.
C’è chi preferisce aggiungere a questa formula anche segatura e cenere.

E’ possibile utilizzare anche la perimetrina che funziona da acaricida e insetticida (da dare solo sulle pareti e sulle attrezzature, non sugli animali) facendola asciugare bene prima di introdurre le galline.

Pavimenti lavabili

Nei ricoveri per galline con pavimenti lavabili (che non assorbono i liquidi) possiamo sostituire il trattamento mediante l’utilizzo di specifici prodotti per la pulizia come possono essere la varichina, il lisoformio e la creolina.

➡️ Disinfettare posatoi e attrezzature

Al termine di ogni ciclo di allevamento e comunque ad intervalli periodici, è consigliato di pulire accuratamente le attrezzature e il ricovero delle galline. E’ un approccio che consente di garantire salute e benessere a tutti i nostri animali che vivono nel pollaio.
Si possono seguire diverse metodologie.
Una procedura tipo che possiamo seguire è la seguente:

  • Smontaggio degli abbeveratoi e delle mangiatoie con loro pulizia;
  • Asportazione della lettiera permanente;
  • Raschiatura con una brusca delle pareti interne del pollaio e dei singoli componenti / accessori (posatoi e nidi di deposizione);
  • Disinfettare le pareti interne e passare con l’idropulitrice a vapore;
  • Lasciare le superfici esposte ai raggi solari che possiedono funzione battericida e sanificatrice e all’aria per almeno 2 settimane;
  • Disinfettare il pollaio con la calce imbiancando le superfici come illustrato

Possiamo anche preparare una soluzione di acqua e amuchina per poi diffonderla sulle superfici con un nebulizzatore a spruzzino.

➡️ Note finali sui prodotti impiegati per disinfettare il pollaio

Quando si usano questi presidi, specie quelli potenzialmente tossici se sovradosati, si raccomanda di leggere attentamente le istruzioni e rispettare i dosaggi.
Muniamoci sempre e comunque di guanti adeguati e mascherine con filtri.
Infine lavorariamo in ambienti arieggiati.